Un’occasione mancata al passaggio del treno

Durante questi anni di attivismo abbiamo sempre tenuto in alta considerazione le questioni legate alla tratta ferroviaria Fano-Urbino, abbiamo studiato ed analizzato la sua lunga storia, approfondito le vicende che ne hanno decretato la dismissione e seguito con interesse coloro che negli anni si sono impegnati per scongiurarne la perdita definitiva.

In totale autonomia e nel rispetto delle varie sensibilità presenti anche all’interno del nostro gruppo ci siamo sempre trovati d’accordo nel considerare la ferrovia un’ importante infrastruttura da salvaguardare.

All’indomani dell’approvazione alla Camera dei Deputati della Proposta di Legge per realizzare delle ferrovie turistiche attraverso il riutilizzo di linee in disuso o in corso di dismissione, nella quale rientrava proprio la Fano-Urbino, abbiamo ritenuto importante presentare al Consiglio Comunale di Fermignano un Ordine del Giorno per impedire la vendita parziale del tratto ferroviario e per chiedere di avviare le procedure necessarie al riutilizzo della ferrovia a fini turistici.

Purtroppo l’esito non è stato positivo e le nostre richieste sono state respinte. Dopo una lunga ed accesa discussione infatti, il Consiglio Comunale si è trovato diviso ed incerto su come indirizzare l’utilizzo futuro dell’infrastruttura esistente. Sono stati proposti diversi emendamenti, alcuni condivisibili e volti a rendere più incisive le richieste formulate, altri inaccettabili perché indirizzati a snaturare l’obiettivo cardine del documento stesso, che era invece finalizzato al ripristino della circolazione ferroviaria.

Nei giorni seguenti la questione ha suscitato diverse reazioni finite anche sulla stampa locale:

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Non abbiamo mai dato seguito alle provocazioni neanche quando siamo stati accusati ingiustamente di aver strumentalizzato politicamente la vicenda, ma nell’ultimo comunicato rilasciato dall’Amministrazione fermignanese, viene capovolta la realtà dei fatti oltre ogni limite di serietà e di onestà intellettuale.

Il Sindaco Feduzi e la sua maggioranza hanno infatti dichiarato che in linea con le azioni del PD regionale e dei suoi massimi esponenti (già impegnati tra l’altro a “elaborare un progetto di mobilità dove a fianco dei binari sia possibile realizzare una pista ciclabile”), durante il Consiglio Comunale hanno proposto di votare la richiesta di non vendere la tratta ferroviaria, ma che il Movimento 5 Stelle non avrebbe accettato.

Essere accusati di aver rifiutato di votare ciò che noi stessi avevamo richiesto è semplicemente ridicolo oltre che falso.

L’Ordine del Giorno presentato chiedeva infatti al Sindaco e alla Giunta:

  • Di sollecitare di concerto con la Regione Marche l’avvio di un confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, i vertici di Ferrovie dello Stato e RFI, per annullare il bando di vendita del tratto ricadente nel Comune di Fano, per i vincoli di interesse culturale cui è sottoposta l’area;
  • Di richiedere al Presidente della Giunta Regionale di attivare tutte le procedure necessarie al riutilizzo della Ferrovia Fano-Urbino a fini turistici e culturali, coinvolgendo RFI e la FONDAZIONE FS;
  • Di valutare la possibilità di utilizzare progetti preliminari (ad esempio quello redatto a cura di FVM) funzionali al ripristino della circolazione ferroviaria, anche a scopo turistico.

Ora è tempo che ognuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni e che si passi a fatti concreti, cercando di cogliere al volo tutte le opportunità per  la rivalutazione del nostro territorio dal punto di vista turistico e di sostenibilità ambientale. Prendiamo atto del cambio di rotta dell’Amministrazione Comunale: abbiamo mancato una corsa…ci auguriamo di non perdere l’ennesimo treno.

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