Informare non è una tempesta in un bicchiere d’acqua, è trasparenza

A luglio scorso, appena saputo che a seguito di alcuni campionamenti di ARPAM in alcuni pozzi nella zona industriale di Fermignano risultava la presenza di PFAS1 in quantità variabili nelle acque sotterranee, come M5S abbiamo rivolto una prima interrogazione al Sindacoper avere i dettagli della situazione e chiedere le ragioni per cui la cittadinanza non era stata informata.

Abbiamo quindi saputo che ARPAM già da marzo 2018 aveva iniziato un’attività di monitoraggio dell’area interessata dal controllo e a giugno 2018 aveva segnalato al Comune, alla Provincia, alla Regione e all’ ASUR un innalzamento sopra soglia del valore riscontrato (884ng/L) nel prelievo alla Cooperativa Elicriso in località Zaccagna. Furono avviati subito un tavolo tecnico, l’intensificazione dei controlli, il divieto di utilizzo di quella fonte d’acqua sotterranea e l’apertura di una indagine della Provincia per individuare la provenienza della contaminazione. L’indagine escluse però che la presenza di PFAS fosse collegata con l’attività svolta dalla Cooperativa Elicriso, e rilevò la presenza degli inquinanti a monte e a valle della depurazione preventiva al recapito dello scarico in pubblica fognatura della ditta TVS. Successivamente la ditta TVS in regime di piena e costante collaborazione con le istituzioni” ha proposto un Piano di Caratterizzazione del sito approvato a luglio scorso.

Dopo aver appreso questi particolari abbiamo chiesto immediatamente un incontro con ARPAM che ha confermato che sia la ditta che il Comune hanno compiuto i passi previsti per fronteggiare al meglio la situazione.

Perché da marzo 2018 non sono stati informati né i cittadini e nè i consiglieri? E perchè neppure a luglio scorso il Sindaco ne ha dato notizia al Consiglio di quartiere che gli faceva “esplicita richiesta sui valori di monitoraggi fatti da ASUR e ARPAM per quanto ne concerne l’inquinamento atmosferico, del suolo e idrico della zona”?

Rispondendo a queste domande alla nostra seconda interrogazione2 discussa nell’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco ha detto che il “giornalista fermignanese” che ha correttamente informando la cittadinanza ha fatto “tempeste in un bicchier d’acqua per vendere più copie del proprio giornale

Ma purtroppo la verità è un’altra:

  • a differenza di quanto dice il Sindaco, l’inquinamento idrico a Fermignano è stato rilevato su sei diversi punti di prelievo delle acque sotterranee e non soltanto in un pozzo e non è vero che “…tutti gli altri pozzi accanto il laghetto dove arrivano le acque reflue provenienti dalla strada, non hanno presenza di PFAS. Nessun pozzo a monte e a valle … ha dato la presenza di PFAS“.

  • che non è una tempesta in un bicchiere d’acqua lo certifica il fatto che è lo stesso Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che ha sollecitato un monitoraggio e dal 2018 si sono tenute alcune riunioni con i diversi soggetti pubblici per decidere il da farsi.

  • il problema non è risolto anche se al momento è stato circoscritto, riguarda la falda acquifera, e bisogna ancora appurarne le cause, verificare le ragioni della persistenza degli inquinanti a distanza di quasi dieci anni dall’interruzione del loro utilizzo da parte della ditta e constatare se le misure adottate sono efficaci e risolutive.

LA RICHIESTA DEL M5S

Nel ringraziare tutti i soggetti che hanno contribuito al lavoro fin qui svolto e nell’esprimere piena fiducia nelle istituzioni che proseguiranno i monitoraggi, si specifica che la nostra preoccupazione, non riguarda le misure adottate per affrontare il problema, piuttosto il modo in cui l’Amministrazione comunale si e’ relazionata con la comunità ed ha gestito le notizie che riguardano l’inquinamento ambientale e la prevenzione a tutela della salute pubblica.

Senza il M5S non si sarebbe aperto alcun dibattito pubblico, che è cosa ben diversa dal fare “un clamore mediatico” e “spaventare la popolazione“. Noi il nostro dovere lo abbiamo fatto, adesso lasciamo la parola al Sindaco, chiedendogli di tenere la cittadinanza costantemente informata sugli esiti dei prossimi monitoraggi.

Note:

1 I PFAS sono composti chimici utilizzati prevalentemente in campo industriale particolarmente resistenti ai principali processi naturali di degradazione. Gli effetti sulla salute di queste sostanze sono sotto indagine: al momento, sono considerati tra i fattori di rischio per un’ampia serie di patologie. Si ritiene che intervengano sul sistema endocrino, e pur non essendo sostanze dagli effetti immediati, sono ritenute potenzialmente cancerogene. A conferma della loro pericolosità l’agenzia per la protezione dell’ambiente degli USA nel 2016 ne ha abbassato il limite di soglia consentito.

2  Prima interrogazione (leggi il testo) presentata nel Consiglio Comunale del 26 settembre 2019 (leggi la risposta)

 Seconda interrogazione (leggi il testo) presentata nel Consiglio Comunale del 26 novembre 2019 (leggi la risposta)

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