Guida dell’Attivista

Consigli pratici per diventare attivi nel Meetup

Introduzione

Siccome sono state fatte notare alcune difficoltà per i più giovani ad iniziare ad avere un ruolo attivo nel Movimento, cerco di fornire qualche suggerimento per avviarsi sulla strada dell’attivismo ed evitare di restare in un ruolo marginale nella vita del Meetup. Questo elenco di regole e corollari provengono unicamente dall’esperienza e fanno parte di un insieme di regole non scritte nella collaborazione in gruppi aperti come lo è il Meetup. Ovviamente questa non è una bibbia, quindi niente va preso come dogma, più che altro si tratta di linee guida. Bando alle ciance, inziano i suggerimenti!

1. Iniziare

 

1.1 Come inizio a partecipare alle attività del gruppo?

Per chi non ha mai partecipato alle attività del gruppo, la prima cosa da fare è partecipare ad uno degli incontri e presentarsi { Meetup! > > } . Inizialmente si osserva come si svolgono le riunioni e come lavorano gli altri attivisti più esperti per “ambientarsi”, per poi passare pian piano ad una fase più attiva.

1.2 Ho partecipato a diversi incontri e vorrei iniziare ad avere un ruolo più attivo, ma non so niente. Come faccio?

Vedendo gli altri attivisti che sono più o meno preparati su temi specifici, può venire il dubbio su come apportare il proprio contributo alla discussione. Innanzitutto la prima cosa da fare è scegliersi un tema di interesse: ognuno ha una propria sensibilità particolare per un tema specifico, quindi un interesse a svilupparlo; capire cosa ci interessa di più è il primo passo. Dopodiché bisogna informarsi: nessuno è nato imparato, tutti hanno dovuto iniziare da zero su alcuni temi e l’unico modo è inziare a studiarsi il problema. Il modo migliore per iniziare ad informarsi è sicuramente chiedere a chi conosce già il tema dove trovare le informazioni di base, iscriversi a mailing list e quanto altro esiste già sul tema, fare ricerche su internet e/o su libri, se è il caso, e a volte addirittura cercarsi e leggersi le normative. Se esiste già un gruppo di lavoro sul tema, offrire la propria disponibilità a collaborare. Pian piano si inizia a capire di più e a diventare più attivi.

1.3 Ho letto diverse cose sul tema, ma sono confuse e poco chiare, o addirittura contraddittorie. Non ci ho capito nulla!

La cosa migliore da fare è chiedere! Bisogna cercare o tra gli altri attivisti del gruppo, o su forum/mailing list di discussione sul tema chi ne sa di più e porre le proprie domande. A volte domande che possono sembrare banali offrono lo spunto per importanti discussioni…
Corollario: A volte una domanda è più utile di una risposta sbagliata. Prendere le cose sempre per buone non è costruttivo per la comprensione degli argomenti, mentre porsi dei dubbi aiuta a migliorare la visione corretta di un problema.

2. Interagire con il gruppo

 

2.1 Durante gli incontri vorrei chiedere delle spiegazioni, ma non trovo mai i momento giusto per farlo

Spesso gli incontri vanno a ritmi un po’ spediti perché gli argomenti da trattare sono tanti e il tempo sempre poco. Per porre le proprie domande, o esporre la propria idea, il modo migliore è chiedere a chi sta moderando l’incontro di poter intervenire, anche se la discussione è già andata un po’ avanti rispetto al punto di nostro interesse. È bene rivolgersi a tutto il gruppo per porre le proprie domande, perché altrimenti si crea confusione; inoltre la risposta potrebbe beneficiare anche qualcun altro che pensava di avere le idee chiare…

2.2 Ho un’idea che vorrei esporre al gruppo, ma non trovo mai il momento giusto

Per parlare di un tema nuovo, il modo migliore è chiedere che venga messo all’ordine del giorno al prossimo incontro, di modo che si avrà automaticamente occasione di esporre la propria idea. Tuttavia se la riunione lo permette, cioè se non ci sono troppi punti all’ordine del giorno e ci si può permettere di divagare un po’, si può anche chiedere al moderatore di fare una proposta durante la riunione stessa. In ogni caso, esporre semprela propria idea a tutto il gruppo e non ai singoli! Questo sempre per evitare confusione e per evitare che qualcuno venga tagliato fuori da una discussione che potrebbe interessarla/o.

2.3 La mia idea è stata bocciata, ma secondo me non è stata capita…

Quando la propria idea viene respinta dal gruppo, è normale essere dispiaciuti. Si possono trarre due tipi di conclusioni: o mi devo rendere conto che la mia idea non è poi così buona come poteva sembrare, o non sono stato sufficientemente bravo ad esporla. Se ritengo importante continuare a portare avanti la mia idea, la cosa migliore da fare è chiedere e capire i motivi che hanno spinto le persone a respingere la mia idea; se le motivazioni sono valide, si può tentare di modificare il piano per risolvere i problemi evidenziati. Se, invece, ritengo le motivazioni non valide mi studio meglio come esporre il perché della validità della mia idea e i motivi per cui ritengo che le critiche non siano valide. Attenzione, però, a non sfociare nell’accanimento: ad un certo punto bisogna rendersi conto quando è il caso di lasciar perdere e concentrarsi su altre cose.

2.4 Molti hanno condiviso la mia idea, ma non si fa nulla…

L’unico modo per far succedere le cose è l’iniziativa personale! Nessuno potrà mai lamentarsi dell’iniziativa personale – a meno che non si facciano cose a nome del gruppo senza averne titolo – e generalmente si riceve apprezzamento per quello che si fa. Inoltre il difficile è cominciare, quando uno comincia spesso gli altri seguono…

2.5 Ho l’impressione che l’opinioni di pochi determini l’esito delle scelte del gruppo

Nel Movimento 5 Stelle uno conta uno. Detto questo, è vero che l’opinione di alcune persone può essere più influente sugli altri, ma questo non deve impedire a nessuno di esprimere la propria opinione contraria, anche con critiche severe. Capita a volte che in seguito ad una opinione da parte di una persona molto ascoltata dal gruppo, altri rinuncino ad esprimere il proprio dissenso; questo è quanto di più sbagliato si possa fare! A volte può essere sfuggito un aspetto che con la propria critica viene evidenziato, facendo cambiare opinione alle altre persone… E anche i più esperti sbagliano!! Quindi non avere mai paura di criticare, anche aspramente (ma sempre con rispetto), quanto si dice durante gli incontri.
Corollario: Bisogna essere capaci di accettare le critiche, anche molto aspre, da parte degli altri. Non bisogna mai farne una questione personale, ma bisogna capire che chi ci critica lo fa per difendere quel che ritiene essere il giusto. Siccome nessuno ha la risposta universale, il gruppo decide quello che ritiene essere la scelta migliore e lo dobbiamo accettare anche se non siamo d’accordo.

2.6 Mi trovo male nel gruppo perché…

Se ci sono problemi di qualunque tipo per come vengono tenuti gli incontri o per qualunque altro motivo, bisogna dirlo! È importante la partecipazione di tutti e, se evidenziati, i problemi che ostacolano una proficua partecipazione verranno subito risolti.

Conclusioni

Queste sono solo alcuni suggerimenti per collaborare meglio con il Movimento 5 Stelle. Per qualunque correzione o per chiedere altri chiarimenti basta rispondere e provvederò subito ad integrare!

 

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