E78, più trasparenza dagli amministratori e un referendum

possibile-tracciato

Ricostruzione prima ipotesi del tracciato proposto nel tratto fermignanese (piana d’Asdrubale) :
 in verde il vecchio tracciato, in blu il nuovo e in azzurro il fiume Metauro.

Dopo le tante parole spese da tanti protagonisti sulla vicenda della E78, ancora sono solo due le certezze: la prima è che tutti i partiti sono d’accordo per costruirla coinvolgendo il meno possibile i cittadini, la seconda è che non ci sono i soldi per completarla.

Ad oggi non risultano disponibili da nessuna parte i dati: né il misterioso “nuovo” progetto, inaccessibile perfino ai nostri parlamentari, né uno studio sui flussi di traffico o sugli impatti economici che questa strada avrebbe sui territori. Eppure sono coinvolti, ai vari livelli, tutti i maggiori partiti politici: a livello locale e regionale abbiamo il PD, che ritiene “fondamentale” l’opera, ma il Presidente Spacca ha mostrato il progetto ai soli sindaci senza lasciarne copia; a livello nazionale abbiamo il Ministero guidato dal Ministro Lupi del PDL, che ha incontrato i nostri parlamentari, ma non ha fornito alcun documento; infine a Fermignano abbiamo il sindaco della Lega, Cancellieri, convinto anche lui della necessità dell’opera, che nonostante abbia aperto ad un referendum almeno sul tipo di tracciato, ben si è guardato dal condividere documenti o informazioni riguardanti l’opera con i cittadini.

Crediamo fermamente nella necessità di un referendum tra tutti i cittadini interessati dall’opera. Va indetto un referendum ricalcando il metodo svizzero, condividendo tutte le informazioni ed i dati disponibili e con la creazione di un libretto informativo contenente l’opinione di chi è a favore e di chi è contrario alle varie opzioni in gioco. Se tutti i partiti sono convinti della bontà di questa opera non dovrebbero avere nessun problema a condividere il progetto e ancor meno problemi a condividere gli studi che ne dimostrino l’utilità. Il sindaco Cancellieri dia seguito alle sue parole e condivida sul sito del Comune tutte le informazioni in suo possesso, in modo da favorire la divulgazione delle stesse tra i cittadini. Altrettanto facciano gli altri rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni con i dati in loro possesso.

La mancanza di fondi, invece, è ammessa direttamente sul sito dell’ANAS, dove si parla di “ricorso allo strumento della finanza di progetto e/o a forme di partenariato pubblico/privato.” oltre a valutazioni su “ possibili varianti di tracciato […] nel tratto marchigiano al fine di pervenire ad una riduzione degli importi dell’intervento”, che significa in soldoni “inventiamoci qualcosa per trovare i soldi”.

Delle tante ipotesi formulate per reperire i fondi, due sono particolarmente inquietanti: la prima è il ricorso ad un pedaggio “temporaneo”, ma il timore che si trasformi in definitivo è tutt’altro che infondato.
La seconda ipotesi è che la società costruttrice anticipi il denaro necessario alla realizzazione dell’opera in cambio di agevolazioni edilizie future, ad esempio permettendo di costruire centri commerciali, aree di sosta o altri tipi di opere connesse alla strada che oltre a distruggere l’ambiente, avrebbero effetto negativo sui piccoli negozianti ed artigiani locali.

Fermignano In MoVimento, con l’aiuto degli altri gruppi locali e dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, favorirà in ogni modo il coinvolgimento dei cittadini, in modo che possano prendere una decisione ragionata e supportata da fatti oggettivi, invece di fare un semplice esercizio di opinione o, peggio ancora, subire passivamente ancora una volta le decisioni dall’alto.