Anche a Fermignano #vinciamoPoi

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Impossibile non commentare il risultato delle elezioni per il Parlamento Europeo, che ha visto trionfare il Partito Democratico di Renzi anche a Fermignano: i dati sono inequivocabili e passare da 1537 voti di Febbraio 2013 a 858 voti di Maggio 2014, ben 679 voti in meno, è un chiaro giudizio negativo sul nostro operato, innanzitutto come gruppo locale. Ci prendiamo la responsabilità di questo risultato e lo prendiamo come stimolo a rimettere in discussione il nostro metodo e ad aprirci ad un dialogo maggiore con i cittadini a cui non siamo stati in grado di comunicare il nostro messaggio.

Abbiamo fatto una serie di scelte che nessun altro aveva mai avuto il coraggio di fare: abbiamo scelto di rinunciare ai rimborsi elettorali, e di raccogliere i fondi necessari a far campagna elettorale unicamente tramite donazioni dei cittadini; abbiamo scelto di essere rispettosi fino in fondo delle regole, che si tratti di manifesti affissi unicamente negli spazi preposti, di non inviare sms con appelli al voto in pieno silenzio elettorale o di non far fare propaganda ai Rappresentanti di Lista all’interno o in prossimità dei seggi; abbiamo scelto di non avere giornali di partito; abbiamo scelto di non avere alle spalle finanziamenti di grandi gruppi industriali; abbiamo scelto di non avere circoli culturali di partito; abbiamo scelto di essere intransigenti sui candidati indagati, sotto processo o condannati;

Sono tutte scelte di cui andiamo fieri. E siamo certi che tutti i cittadini, qualunque sia la loro idea politica, condividano questi principi di semplice buon senso che ci siamo imposti. La riteniamo una nostra grande sconfitta l’aver permesso che persone come Raffaele Fitto (condannato in primo grado per corruzione) o Renato Soru (sotto processo per evasione fiscale) arrivassero in Europa, perché la battaglia per una politica pulita – a prescindere dallo schieramento – è la nostra prima e più importante battaglia. E l’onestà è l’unico requisito imprescindibile per far politica: siamo certi che nessun cittadino debitamente informato sceglierebbe di farsi rappresentare da qualcuno che si possa anche solamente sospettare di disonestà!

Dobbiamo, però, concentrarci sui nostri errori, principalmente nel comunicare il nostro progetto, le nostre idee e la concretezza delle nostre proposte. Siamo convinti di aver sbagliato nel puntare troppo sulla denuncia dei problemi dell’Italia e non abbastanza nello spiegare le soluzioni che proponiamo, tanto più perché spesso richiedono un approfondimento sulla nostra idea di futuro. Siamo convinti di esagerare, a volte, nell’alzare i toni, lasciando cadere il nostro seppur giusto messaggio nel vuoto. Siamo convinti di non aver spiegato a dovere perché rifiutiamo la suddivisione del mondo in destra e sinistra, ma solo in idee buone e idee pessime.

Siamo convinti di non avervi ascoltati abbastanza.

Ripartiremo da questo: prendiamo questa occasione per riappoggiare i piedi a terra, migliorare il nostro lavoro e ricostruire una base ancora più solida. Coglieremo questa opportunità per passare da un movimento di protesta ad una credibile alternativa propositiva  che porti la più grande rivoluzione culturale di cui questo paese necessita: l’onestà!!!

Ci vediamo sabato in piazza.