L’ennesima occasione persa a difesa della sanità pubblica

Il 26 aprile il Consiglio comunale di Fermignano ha detto NO all’ordine del giorno del MoVimento 5 Stelle (leggi il testo completo) volto a chiedere alla Regione il ritiro dell’ormai contestatissima proposta di legge regionale 145 sulle sperimentazioni gestionali in sanità, e di sospendere ogni processo di privatizzazione dei servizi ospedalieri pubblici.

Come ormai tutti sanno, quella che il M5S contesta è una proposta di legge che permetterebbe ai privati di ottenere per lunghi periodi l’utilizzo di attrezzature e di ospedali pubblici, passando dalla gestione sperimentale a quella ordinaria senza neppure una nuova procedura di evidenza pubblica.

Inutile il mio appello alla prudenza, ricordando che non sono mai stati discussi i motivi e i presunti vantaggi dell’affidamento di servizi ospedalieri ai privati in termini di costi, sicurezza, appropriatezza e trattamento dei lavoratori.

Inutile ricordare che nonostante questo si stanno moltiplicando le azioni della Regione Marche tese a favorire la privatizzazione dei servizi sanitari come ad esempio il convenzionamento di servizi sanitari e posti letto negli ex ospedali di Sassocorvaro e di Cagli, fino all’incomprensibile decisione di affidare ad una clinica privata decine di posti letto convenzionati a Fano, invece di potenziare l’ospedale pubblico Santa Croce.

Durante il dibattito, al netto dei soliti attacchi politici rivolti al M5S, a mio parere sono emerse tutte le contraddizioni di una maggioranza che da un lato dichiara di voler sostenere la sanità pubblica ma dall’altra ancora una volta non coglie l’occasione per dire NO ad una proposta di legge che agevolerebbe l’ingresso dei privati nel sistema sanitario pubblico, proposta di legge di cui tra l’altro dimostra di non conoscere neppure l’ultima versione.

Personalmente mi ha stupito che il Sindaco Feduzi non colga il rischio di indebolimento di un sistema pubblico a cui restano in carico le prestazioni più costose e rischiose mentre altre, di media e bassa complessità, vengono cedute a soggetti privati. E sopratutto non si preoccupi del fatto che oggi ogni posto letto affidato ad un privato convenzionato è un posto letto in meno gestito dal pubblico perché ormai entrambi rientrano nel tetto massimo di posti letto imposto dal decreto Balduzzi.

Un quadro decisionale che invece il MoVimento 5 Stelle ritiene molto preoccupante, e che continuerà a portare alla luce e a contrastare.

Mauro Grossi
MoVimento 5 Stelle Fermignano

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