La nostra bacheca

Sì, lo sappiamo bene: manca ancora un mese a Natale, ma abbiamo deciso di farci un regalo con un po’ di anticipo.

Ci siamo regalati questo spazio nuovo nuovo per parlare con i fermignanesi, così, finalmente, tutti potranno seguire le nostre attività, anche coloro che non hanno accesso o non utilizzano internet.

Questo spazio servirà non solo a tenervi aggiornati sulle nostre iniziative e su quello che succede in paese, ma soprattutto qui vi racconteremo una storia.

Vi racconteremo la storia di un sogno, il sogno di un paese diverso, più equilibrato.

Vi racconteremo come siamo arrivati a sognare e che cosa facciamo per concretizzare questo sogno.

Vi racconteremo gli ostacoli che troveremo lungo la via e che cosa potrà fare ognuno di voi per aggiungere un mattone a questo sogno.

Vi racconteremo, anche, quello che ci racconterete. Scriveteci, contattateci, raccontate i vostri problemi e proponete le vostre idee. Questa storia vogliamo scriverla insieme a tutti voi.

Per inaugurare questo nuovo canale di comunicazione abbiamo scelto di raccontare un grande successo ottenuto dai cittadini fermignanesi poche settimane fa: l’approvazione di proposte richieste dai cittadini in consiglio comunale.

Stiamo parlando, ovviamente, dell’inquinamento dell’acqua potabile: come ben ricorderete a Giugno l’acqua del rubinetto è stata dichiarata non potabile per diversi giorni, creando non poche difficoltà a tutti gli abitanti di Fermignano.

Visto la gravità della situazione abbiamo deciso di non lasciare che tutto passasse inosservato e abbiamo promosso due azioni molto importanti: abbiamo fatto un esposto alla Procura della Repubblica per far partire un’indagine sull’inquinamento del fiume ed abbiamo raccolto le firme dei cittadini per prendere dei provvedimenti necessari ad evitare che questo possa succedere ancora.

Ebbene la petizione è stata discussa in Consiglio Comunale e con l’appoggio di tutti i consiglieri le richieste dei cittadini sono state accolte!

Il nostro intervento durante il Consiglio Comunale del 30 ottobre

L’altro tema su cui vogliamo riflettere è un piccolo articolo di legge che rischia di essere cancellato e che regola il distacco dell’acqua potabile nei confronti di chi non paga le bollette.

In questo articolo è previsto che le aziende che gestiscono gli acquedotti non possano chiudere completamente l’acqua potabile, ma che debbano solamente limitare la quantità che viene erogata.

Assicura un equilibrio per tutelare da un lato chi è in difficoltà economiche, evitando di togliere a queste persone l’acqua minima indispensabile per vivere, dall’altro lato per tutelare i gestori degli acquedotti e tutti gli altri cittadini dagli eventuali furbetti che fingono difficoltà economiche per non pagare il dovuto.

Questo problema pone una domanda di fondo importante: l’acqua è un diritto di ogni essere umano, oppure è una merce su cui guadagnare soldi?

Le battaglie sull’acqua intesa come diritto non sono una novità: in passato ci sono stati numerosi tentativi di trasformare la gestione dell’acquedotto in una pura questione di soldi; ma se oggi la maggioranza di centrosinistra segue esattamente la stessa strada percorsa dal centrodestra, chi rimane a difesa dei diritti?

 La Camera cancella il diritto all’acqua e benedice i distacchi idrici