Incontro sulla decrescita felice con Maurizio Pallante a Pesaro

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Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’onore di incontrare ed ascoltare il fondatore del Movimento della Decrescita Felice durante un incontro tenutosi a Pesaro. Per noi si è trattato di un ritorno alle origini, un ripasso dei concetti fondanti del nostro agire quotidiano: dai concetti semplici, eppure illuminanti, espressi da Maurizio Pallante si fonda tutta la visione di futuro che, come gruppo, vorremmo promuovere nella nostra piccola comunità.

Per capire il concetto di Decrescita, bisogna capire la differenza tra un bene ed una merce: un bene è qualcosa che ci serve e ci porta benessere, una merce è qualcosa che si compra. La luce in casa è un bene, la corrente elettrice necessaria a far funzionare la lampadina è una merce. Pensiamo, ad esempio, alla differenza tra una lampadina ad incandescenza ed una a basso consumo: nel primo caso ho bisogno di 100 watt per illuminare una stanza, nel secondo meno di 10. Per avere lo stesso bene, nel primo caso consumo 10 volte di più rispetto al secondo caso, acquistando delle merci che non sono strumentali al nostro benessere, quindi inutili.

Perché Decrescita? Perché riducendo gli sprechi, quindi il consumo di merci che non sono beni, il nostro Prodotto Interno Lordo diminuisce, ma non a causa di una difficoltà economica generalizzata (come nelle recessioni), ma per una selettiva decrescita dei consumi non utili.

Perché Felice? Perché a differenza di quanto ci viene insegnato, il Prodotto Interno Lordo non misura affatto il nostro benessere: immaginatevi di essere spesso malati, quindi di avere necessità di molte medicine. Acquistando medicine, il Prodotto Interno Lordo sale, ma voi state male e non è certo causa di felicità; al contrario se state sempre bene e non avete bisogno di medicine il Prodotto Interno Lordo cala, ma voi siete felici perché siete sani.

Questi semplici principi possono essere applicati molto bene alle realtà territoriali, andando ad individuare le fonti di sprechi e ottimizzando, tramite tecnologia, ristrutturazioni e nuovi modelli organizzativi, le necessità energetiche della nostra comunità. Su questi principi si basano numerose iniziative nel mondo, come ad esempio le case passive, gli orti urbani, il chilometro zero, la mobilità alternativa, la digitalizzazione della burocrazia e tante altre idee innovative provenienti da ogni angolo del pianeta.

Stéphane Bisinger