Torna a far parlare di sé il progetto della E78, la strada che dovrebbe collegare Fano a Grosseto e che, attualmente, va da Fano a Canavaccio. La sua storia ormai la conosciamo: pensata nel dopoguerra, ne sono stati realizzati solo alcuni tratti e ancora meno sono entrati in funzione. Ad inizio anni ’90 sono stati avviati i lavori per il traforo della Guinza tra Mercatello sul Metauro e l’Umbria e la galleria è stata inaugurata nel 2004: situazione piuttosto comica, visto che la galleria collega il Niente al Nulla!
Dopo aver devastato tutta la vallata che dalla Guinza scende a Mercatello – da cui ovviamente hanno tratto vantaggio solo i costruttori – il progetto originario è stato abbandonato per proporne uno nuovo, più economico, ma che avrebbe comportato un impatto ambientale ben maggiore. Dopo aver costituito la Società Centralia (con spesa di soldi pubblici), il progetto è stato cestinato e la Centralia – Corridoio Italia Centrale S.p.A. è stata messa in liquidazione.
Si arriva così ai giorni nostri, con un terzo progetto, ancora più economico e sempre più incomprensibile: il progetto originario, per quanto criticabile, era sensato, utile e con un minimo riguardo per l’impatto ambientale; il secondo progetto, decisamente criticabile, sacrificava l’ambiente per l’economicità, ma se non altro cercava di mantenere una certa utilità; il progetto attuale, invece, non è né utile, né sensato, né rispettoso dell’ambiente.
Per Fermignano significherebbe, in sostanza, di incanalare tutto il traffico di una superstrada a 4 corsie proveniente da Fano sulla attuale strada che passa attorno alla zona industriale, per poi dirigersi sulla Metaurense in direzione Urbania passando attraverso i centri abitati di Ca’ l’Agostina e San Silvestro.
Chi conosce quelle strade sà che si tratta sostanzialmente di strade urbane, peraltro con manutenzione carente, che difficilmente sarebbero in grado di sostenere un traffico maggiore, men che meno se dovesse trattarsi di camion. Basti immaginarsi il nuovo incrocio, appena rielaborato, in corrispondeza al nuovo Conad, che non è assolutamente adeguato ad traffico intenso.
In compenso molti soldi verrebbero spesi per raddoppiare la galleria della Guinza, un controsenso visto che tutto il resto del tratto rimarrebbe a 2 corsie: grazie a questo progetto verrebbero spesi 280 milioni per accorciare di al massimo una manciata di minuti la strada da Canavaccio a Mercatello sul Metauro e altri 565 milioni per aprire e collegare le due gallerie della Guinza – di cui una ancora tutta da realizzare – alla E45, ovviamente sempre passando su strade già esistenti a 2 corsie.
Viene da chiedersi, dunque, che senso abbia sprecare questi soldi su un non-progetto che al massimo può solo peggiorare la viabilità locale? Considerando che ormai il tratto della Quadrilatero che collega Ancona e Fabriano con Gualdo Tadino e Gubbio sarà ultimato entro la fine di questo anno, che attrattiva può mai avere una strada che passa per i centri abitati della Val Metauro? Senza uno studio di fattibilità ed uno studio dei flussi di traffico aggiornati anche in previsione delle nuove opere queste domande rimarranno senza risposta, quindi ogni discussione seria sull’argomento è preclusa.
Ovviamente il PD locale è entusiasta di questa devastazione gratuita del nostro ambiente: l’importante è che arrivino i soldi, per poterli sventolare in campagna elettorale, e poco importa se sono soldi spesi pessimamente per non creare nessun valore aggiunto. La nostra idea è, tanto per cambiare, esattamente opposta: se devono essere soldi spesi male, meglio non riceverli. Meglio che vengano indirizzati su opere più sensate, piuttosto che elemosinare gli spiccioli per un lavoro inadeguato.
Di sicuro la domanda di sempre rimane: quando si inizierà a studiare seriamente come risolvere il problema della viabilità della Val Metauro con proposte serie, invece di perdere tempo con questi esercizi di fantasia privi di ogni senso logico?