Compensazioni Ambientali: una finta soluzione


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(in basso a destra l’attuale rotonda di Bivio Borzaga)

Leggiamo con molto piacere che il sindaco Cancellieri si è finalmente schierato con decisione in favore dell’idea di un referendum per sapere cosa ne pensino veramente i cittadini della E78. Se lui e gli altri sindaci perseguiranno questo obiettivo con serietà si meriteranno il nostro plauso per aver messo la decisione in mano a chi usufruirà o subirà di vantaggi e svantaggi della strada, invece di far piombare la decisione da qualche palazzo anconetano o romano.

Dispiace tuttavia leggere della sua disponibilità a rinunciare alle compensazioni ambientali per “far decadere le motivazioni che sarebbero alla base della scelta del nuovo tracciato […] più economico nei costi ma più impattante nella piana del Metauro”: benché sia lodevole voler cercare di evitare il nuovo tracciato, questa proposta lascia il tempo che trova.

Le compensazioni ambientali sono dei soldi che vengono dati ai Comuni quando si cementifica un’area come compensazione per la perdita di ambiente: il nostro ambiente ha un valore e lo si “vende” ad una determinata cifra per compensare la perdita di territorio.
Dalle informazioni frammentarie che sono state date, l’opera verrà finanziata in parte dal pedaggio, in parte tramite opere accessorie concesse a Strabag: questo significa che Strabag anticipa i costi di costruzione, per poi riprendersi tutti i soldi tramite il pedaggio e la costruzione di aree di servizio, centri commerciali e altre opere di contorno alla E78. E visto che gli introiti del pedaggio sono garantiti dalle tre Regioni coinvolte, Strabag non rischia nemmeno un euro: se la strada non viene usata, pagheranno i cittadini di Marche, Umbria e Toscana, compresi quelli che la strada non la vedranno mai nemmeno da lontano.

Nell’ipotesi di finanziamento corrente, Strabag anticiperà i costi di costruzione, comprese le compensazioni ambientali ai Comuni attraversati dalla strada. I cittadini pagheranno l’opera con pedaggio e perdita di altro territorio in favore delle opere accessorie. Nell’ipotesi avanzata da Cancellieri, Strabag anticiperà unicamente i costi di costruzione ed i Comuni non riceveranno alcuna compensazione, di fatto pagando già in anticipo quella fetta di strada rinunciando a riscuotere il dovuto. Il restante verrà comunque ripagato con pedaggio ed opere accessorie.

Insomma in ogni caso per i cittadini non cambia nulla, Strabag è praticamente esente da rischi d’impresa, mentre tutti dovremo pagare l’opera in questo modo alternativo, oltre che con i soldi del pedaggio, soprattutto con la perdita di valore ambientale, perdita di qualità della vita, diminuzione del valore turistico ed agrario del territorio. In nome di uno sviluppo insostenibile che nemmeno sulle carte risulta verosimilmente vantaggioso!

Stéphane Bisinger