Accertamenti TARES: tante domande ma poca voglia di approfondire.

Non ci sarà nessuna Commissione speciale a fare luce sugli accertamenti TARES e le relative sanzioni che in questo periodo diversi fermignanesi sono chiamati a pagare. Per il Sindaco non è necessaria.

Sono 391 gli avvisi di accertamento emessi dal Comune di Fermignano ed inviati ai propri cittadini. Il numero è probabilmente destinato a salire perché i controlli, che sono ancora in corso, riguardano contestazioni per omessa o infedele denuncia relativamente al pagamento della TARES (il tributo comunale per la gestione dei rifiuti) per l’anno 2013.

Il metodo di calcolo della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti venne disciplinato nel 1993 attraverso la TARSU, poi sostituita dalle successive TIA (la tariffa di igiene ambientale nel 1997), TARES (il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi nel 2011), l’odierna TARI (la tassa sui rifiuti dal 2014) e dai vari regolamenti comunali che nel tempo si sono susseguiti.

La normativa prevede che ogni proprietario dichiari l’intera superficie interna calpestabile degli immobili, indipendentemente dalla destinazione d’uso dei locali, comprendendo quindi per intero anche le superfici dei locali adibiti a cantine, ripostigli o garage, ad eccezione dei sottotetti e delle soffitte non totalmente praticabili, per le quali la superficie viene dimezzata.

Dall’incrocio dei dati in possesso con quelli forniti dal catasto, i comuni modificano d’ufficio le superfici che risultano in difetto e lo comunicano agli interessati. Per le dichiarazioni incomplete o infedeli e per i parziali o ritardati versamenti, emettono accertamenti in rettifica, mentre, per le omesse dichiarazioni e per gli omessi versamenti emettono accertamenti d’ufficio. A partire dal 2007 tutti gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.

Negli anni passati non è mai stato avviato alcun tipo di controllo e contrariamente ad ogni principio di trasparenza e di buon andamento dell’attività amministrativa, è venuta meno anche la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini che, grazie ad una opportuna informazione, avrebbero potuto chiarire la propria posizione prima di incorrere in sanzioni.

Grazie alle risposte fornite dal Sindaco a seguito dell’interrogazione che abbiamo presentato nel Consiglio Comunale lo scorso 25 maggio, sappiamo che dal 2007 fino al 2012 compreso, la riscossione dei tributi e degli eventuali accertamenti sono state gestite da Marche Multiservizi, la quale non ha mai avviato né comunicato nessun tipo di controllo o accertamento.

Dal 2013, con l’istituzione della TARES, il recupero delle somme dovute e non pagate, torna sotto la gestione diretta del Comune, che ha cinque anni di tempo per procedere affinché non procuri un eventuale danno erariale. Il Comune però, dovrà attendere fino ad agosto 2016 e solo dopo svariate richieste da parte degli uffici preposti, prima che Marche Multiservizi consegni la banca dati degli utenti, per poter procedere con i controlli.

Rimane ancora da capire se si sarebbe potuto procedere in maniera differente nel corso degli anni, evitando di agire come meri esattori e gravando i contribuenti anche di somme dovute a sanzioni ed interessi. A nostro avviso è completamente mancata un’azione di informazione e di assistenza nei confronti di tutti i cittadini per consentire loro di adempiere correttamente al pagamento di una tassa che, nel corso degli anni, ha avuto una evoluzione normativa tale da rendere a volte incomprensibile la sua applicazione.

La buona amministrazione si concretizza anche attraverso un percorso di informazione e di trasparenza al fine di evitare che i cittadini siano ulteriormente gravati di spese evitabili.

Abbiamo chiesto l’istituzione di una commissione comunale specifica per approfondire la questione, far luce su eventuali responsabilità e per cercare possibili soluzioni, ma a parere del Sindaco non ricorrono i presupposti per farlo.

Per noi però la questione non è ancora chiusa e cercheremo in altre sedi le risposte che cerchiamo.

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